FORT / DA risonanze e intermittenze del fotografico
a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu
23 settembre - 22 ottobre 2017
San Giovanni Valdarno
Casa Masaccio – Corso Italia, 83
MK Search Art, Palazzo Panciatichi – Corso Italia, 14
Hans Bellmer, Marina Bolla, Monica Carocci, Daniela De Lorenzo, Elena El Asmar, Antonio Fiorentino, Stefano Giuri, Carlo Guaita, Humphrey Jennings, Leo Malet, Paolo Meoni, Laura Pugno, Man Ray, Andrea Santarlasci, Addo Trinci, Ylena & Victor Vorobeyev.
Sabato 23 settembre ore 18.00 | Palazzo d’Arnolfo – Museo Terre Nuove, Piazza Cavour, 1 introduzione alla mostra dei curatori Saretto Cincinelli e Cristiana Collu ore 18.30 | Inaugurazione | Casa Masaccio centro per l’Arte Contemporanea, MK Search Art Palazzo Panciatichi. Progetto realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea2017 in collaborazione con: Galleria Nazionale di Arte moderna e Contemporanea, Roma e Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato.
FORT / DA risonanze e intermittenze del fotografico, a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu, pone al suo centro una riflessione sull’uso della fotografia in ambito artistico in un’epoca in cui la quasi totalità delle immagini transita da piattaforme digitali e lo stesso concetto di medium sembra destinato ad un definitivo superamento. Stabilendo una sorta di cortocircuito visivo tra alcune sperimentazioni fotografiche di protagonisti delle avanguardie storiche (Man Ray, Hans Bellmer, Humphrey Jennings, Leo Malet) e quelle di artisti contemporanei, la mostra non vuole istituire corrispondenze o filiazioni poetiche ma, semplicemente, registrare alcune analogie che, sottotraccia, paiono stabilirsi tra due diversi momenti storici, in base alle problematiche aperte dalla nuova plasmabilità dell’immagine; una plasmabilità che in un certo senso rende inevitabile la ridefinizione di un rapporto fra immagine digitale e pittorica e, più in generale, tra fotografia ed altre pratiche artistiche.
Le opere in mostra paiono accompagnare la progressiva transizione dell’analogico al digitale, con una sorta di carsico e discontinuo viaggio à rebours che mette in campo un ritorno verso la materialità, come negli intempestivi e volutamente artigianali collage di Daniela De Lorenzo o Carlo Guaita, nelle abrasioni delle immagini paesaggistiche di Laura Pugno, nella dimensione indicale e al contempo fantasmatica delle immagini analogiche di Monica Carocci, o nelle inusuali stampe su carta abrasiva di Addo Trinci, nella frontalità monumentaria e seriale delle foto di vasi trasparenti realizzate con il banco ottico da Marina Bolla, nel fuori fuoco o nel ‘mosso’ delle nature morte di Paolo Meoni, nella silenziosa e apparente staticità delle riprese video di Antonio Fiorentino, nelle foto parzialmente oscurate di Andrea Santarlasci, negli arazzi di grande formato e di derivazione fotografica di Elena El Asmar, nelle diapositive trovate, segnate da muffe graffi e infiorescenze di Stefano Giuri e infine nelle Photo for memory di Yelena e Victor Vorobeyev che indagano performativamente l’uso del fotografico in termini strettamente connessi all’atto della sua ricezione.
In continuità con le varie edizioni de L’evento immobile e con la più recente mostra Il fantasma del disegno, che hanno indagato il rapporto tra immagine mobile e immagine statica, Casa Masaccio rivolge ora l’attenzione alle ricadute intermediali e post-mediali che segnano la metamorfosi dell’immagine fotografica contemporanea.
Il fort /da contenuto nel titolo della mostra allude al cosiddetto ‘gioco del rocchetto’ sul quale Freud si sofferma in Al di là del principio di piacere. Gioco in cui l’assenza è evocata nella presenza e la presenza nell’assenza.
Antonio Fiorentino, Candle, 2013,
Paolo Meoni , Proiezioni, 2012,
Yelena & Viktor Vorobeyev, Photo for memory. If a Mountain doesn't go to Maomet...., 2002,
Yelena & Viktor Vorobeyev, Photo for memory. If a Mountain doesn't go to Maomet...., 2002,
Monica Carocci, Bagnante, 2016/2017,
Installation View
Hans Bellmer, Man Ray, Carlo Guaita
Hans Bellmer, La Poupèe, 1934,
Man Ray, Nudo, 1934,
Carlo Guaita, Senza Titolo(Pieghe), 2017,
Man Ray, Rayografia, 1922/1926,
Marina Bolla, Elena El Asmar
Elena El Asmar, Humprey Jennings, Leo Malet
Marina Bolla, Una debole luce bianca(test sp1), 2013,
Elena El Asmar, Reverie, 2016,
Humprey Jennings, Biscuits on ruines, 1935/1936,
Leo Malet, Ensemble saphique, 1935,
Laura Pugno, Cosa-in-se #2, 2013,
Daniela De Lorenzo, Addo Lodovico Trinci
Daniela De Lorenzo, Addo Lodovico Trinci
Daniela De Lorenzo, Lost Time, 2017,
Addo Lodovico Trinci, Omaggio, 2014,
Addo Lodovico Trinci, Laura Pugno
Addo Lodovico Trinci, Laura Pugno
Laura Pugno, Cosa-in-se #1, 2012,
Addo Lodovico Trinci, A Mo, 2014,
Addo Lodovico Trinci, What Remains, 2014,
Stefano Giuri, In Loving Memory, 2016/2017,
Installation View
Elena El Asmar, Reverie, 2016,
Elena El Asmar, Reverie, 2016,
Elena El Asmar, Reverie, 2016,
Andrea Santarlasci, Sull'oscurità e sulla luce, 2004,
Andrea Santarlasci, Da un'altra vista, 2013,
Monica Carocci, Fiori mare I, II, III, 2016/2017,
Addo Lodovico Trinci, Senza Titolo, 2017,
Addo Lodovico Trinci, Senza Titolo, 2017,
Installation View
Installation View
Paolo Meoni - Andrea Santarlasci
Andrea Santarlasci, Sui limiti e sulle continuità, 2002,
Andrea Santarlasci, Senza Titolo, 2002,
Paolo Meoni - Andrea Santarlasci
Paolo Meoni, Natura Morta #1, #2, #3, #4 , 2017,
Elena El Asmar, Le ore terze, 2008,
Andrea Santarlasci - Daniela De Lorenzo
Daniela De Lorenzo, Distrazione , 2000,
Carlo Guaita - Stefano Giuri
Carlo Guaita - Stefano Giuri
Daniela De Lorenzo, Distrazione , 2000,
Carlo Guaita, Senza Titolo(Nolenti), 2013,
Carlo Guaita, Senza Titolo(Il bello nell'arte), 2010,
Carlo Guaita - Stefano Giuri
Carlo Guaita, Senza Titolo(Galassie - Negativi), 2011/2015,
Stefano Giuri, Una estate al mare, 2017,
Stefano Giuri
Marina Bolla - Addo Lodovico Trinci
Marina Bolla, Una debole luce bianca(Test ba6), 2016/2017,
Addo Lodovico Trinci, Costruttori, 2010,
Addo Lodovico Trinci, Senza Titolo, 2010/2017,
Addo Lodovico Trinci, Finalmente ritrovato, 2017,